Importante intervento da parte del Gruppo Me-Cart di Cavriago che nei giorni scorsi ha installato 5 DAE presso i suoi stabilimenti oltre ad uno esterno ad utilizzo pubblico per dare un servizio alla comunità.

La Zona Industriale di Corte Tegge, infatti, negli anni è diventata un vero e proprio polo produttivo, attirando a sé ogni giorno centinaia di persone. Per questo l’intervento di Me-Cart assume una rilevanza importante, non solo per l’azienda, ma anche per il territorio cavriaghese.

L’intervento è stato fortemente voluto dalla realtà produttrice di imballaggi in cartone ondulato che negli ultimi anni ha investito e sta continuando ad investire ingentemente in welfare e sicurezza per il proprio personale. Da qui l’idea di non fermarsi solamente all’area interna, ma di dare un servizio anche all’esterno, alla comunità di Corte Tegge.

L’intervento ha visto l’installazione di 3 DAE in via 8 Marzo all’interno dei vari stabilimenti produttivi, una macchina all’esterno ad uso pubblico (Google Maps) ed altri due dispositivi nelle sedi distaccate del Gruppo, una a Sorbolo di Parma ed una nella Zona Industriale Villaggio Crostolo di Reggio Emilia, dove sorge la Cartotecnica Ellegi, altra azienda del Gruppo.

I DAE scelti sono di ultima generazione, le macchine infatti sono dotate di meccanismo automatizzato per il controllo giornaliero del funzionamento degli elettrodi, dello stato delle batterie e dei circuiti interni. Inoltre sono adatti a qualsiasi situazione atmosferica, potendo rimanere attivi dai – 5°C ai 50°C e la batteria ha una durata garantita di 4 anni.

L’intervento di Me-Cart tuttavia non finisce qui. Ai dispositivi sono stati affiancati i corsi per formare 14 addetti al pronto intervento DAE. Questo permetterà di avere, sia in azienda che sul territorio, altre 14 persone capaci di utilizzare l’apparecchiatura in caso di emergenza.

Soltanto in Italia infatti, l’arresto cardiaco causa la morte di circa 65.000 persone ogni anno.

La causa più frequente di arresto cardiaco è rappresentata dalla Tachicardia Ventricolare senza polso e dalla Fibrillazione Ventricolare (circa il 70% dei casi). Essi rappresentano i cosiddetti “ritmi defibrillabili”, ovvero quelle situazioni in cui è fondamentale mantenere un minimo di flusso di sangue all’encefalo, attuando la Rianimazione Cardio-Polmonare e defibrillando il prima possibile la persona in arresto.

La precocità del soccorso di una persona colpita da arresto cardiaco è componente essenziale. Per agire in questa situazione, evento che ha un decorso inevitabilmente fatale, il tempo a disposizione è molto breve. Il danno cerebrale, in assenza di attività cardiaca e respiratoria, ha inizio dopo soli 5 minuti e dopo 10 minuti, purtroppo, i danni diventano permanenti ed irreversibili.

Da qui deriva l’importanza di avere dei DAE sul territorio e nelle aziende, oltre al personale formato all’utilizzo, così da preservare la vita anche in casi di estremo pericolo.